Il “whistleblower” (in italiano, segnalatore o denunciante) è una figura all’interno di un’azienda, sia essa pubblica o privata, che sceglie di denunciare comportamenti illeciti, frodi o situazioni di pericolo di cui è venuto a conoscenza durante lo svolgimento delle sue attività lavorative. Questo ruolo può essere assunto anche da un cliente che, nell’ambito della sua esperienza con l’azienda, rileva anomalie o irregolarità.
Il whistleblowing, quindi, è la pratica di segnalare violazioni di leggi o regolamenti, reati, corruzione o frodi, nonché condizioni che mettono a rischio la salute e la sicurezza pubblica. Oltre a prevenire illeciti, il whistleblowing ha un’importante funzione di coinvolgimento civico, incoraggiando i cittadini a partecipare attivamente alla lotta contro l’illegalità e contribuendo così al miglioramento della società.
Implementare un sistema di whistleblowing rappresenta un notevole vantaggio per le aziende. Rafforza i controlli interni, consentendo di individuare tempestivamente frodi e criticità prima che si traducano in danni significativi o responsabilità legali. Poiché i dipendenti sono spesso i primi a notare potenziali irregolarità, è fondamentale che l’azienda tuteli e incoraggi le segnalazioni. Perché il whistleblowing diventi un efficace strumento di miglioramento, è necessario che l’azienda lo promuova attivamente, sottolineando come questa pratica contribuisca alla crescita e al miglioramento aziendale.
A tal proposito, la Vitalegas s.r.l., oltre ad aver adottato un Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) ai sensi del D.Lgs. 231/2001 e aver nominato un Organismo di Vigilanza esterno (Dott. Santo Scibetta) con il compito di monitorare l’efficacia del modello, segnalare eventuali carenze e aggiornare il sistema in base alle modifiche normative o organizzative, ha avviato anche il processo di certificazione secondo la norma ISO 37001.